GRAMMATICA - GLI AVVERBI: cosa sono, come si formano e quando si usano
Ciao Ciurma!
Oggi vorrei parlarvi degli AVVERBI. Qualche giorno fa ho pubblicato un video su YouTube in cui parlavo su come si formano gli avverbi, così ho pensato di creare un post qui sul blog per darvi una spiegazione più approfondita.
Sono ancora in dubbio su come scrivere i post sul blog, cioè non so se preferite post in inglese oppure in italiano. Ho paura che post di grammatica in italiano siano troppo difficili da capire, ma capisco anche che, probabilmente, alcuni di voi vorrebbero avere materiale solo in italiano per fare più pratica. Fatemi sapere nei commenti se preferite post scritti in INGLESE o in ITALIANO :)
Allora, dicevamo... GLI AVVERBI!
Cosa sono?
Gli avverbi sono una parte invariabile del discorso che hanno la funzione di modificare e precisare il significato di altre parti del discorso, come ad esempio un verbo, un aggettivo o un altro avverbio.
Le parti del discorso che vengono modificate da un avverbio sono:
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I verbi: Maria camminava velocemente
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Gli aggettivi: La maestra è molto paziente
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I nomi: Tommaso beve solo acqua frizzante
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Gli avverbi: Sara corre troppo velocemente
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Frasi: sinceramente, non saprei cosa farmene del tuo libro!
Gli avverbi sono suddivisi in tre tipologie diverse. Possono essere:
- semplici = avverbi formati da singole parole, come ad esempio: tardi, presto, bene, male, così, ...
- composti = avverbi formati dall’unione di più parole, come ad esmpio: indietro (in+dietro), dappertutto (da+per+tutto), almeno (al+meno), infatti (in+fatti), inoltre (in+oltre), infine (in+fine), ...
- derivati = avverbi che derivano, appunto, da una parola a cui poi viene aggiunto un suffisso. Il suffisso più comune è -MENTE che in genere viene aggiunto a un aggettivo.
Come si formano?
- Se gli avverbi derivano da un aggettivo qualificativo a quattro uscite (-o, -a, -i, -e), l’avverbio si forma aggiungendo il suffisso -MENTE alla forma femminile singolare dell’aggettivo.
- Se gli avverbi derivano da un aggettivo qualificativo a due uscite (-e, -i), l’avverbio si forma aggiungendo il suffisso -MENTE alla forma singolare dell’aggettivo.
- Eccezioni: in alcuni casi, gli avverbi si formano aggiungendo il suffisso -MENTE alla sua forma maschile singolare dell'aggettivo qualificativo.
- Se l’aggettivo qualificativo termina in -le o -re, la -e finale viene eliminata: uguale → ugualmente
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Altri avverbi si formano aggiungendo il suffisso -ONI a un nome o, più comunemente, a un verbo: tentare → tentoni / bocca → bocconi
Alcuni di questi avverbi sono preceduti dalla preposizione A - Poi ci sono le locuzioni avverbiali che sono formate da due o più parole con una sequenza fissa e che hanno la stessa funzione e significato degli avverbi. Molto spesso, infatti, le locuzioni avverbiali possono essere sostituite da un avverbio:
all’improvviso → improvvisamente
Dove si posizionano all'interno della frase?
Di solito, l’avverbio segue il verbo o precede l’aggettivo o l’avverbio a cui si riferisce. Nei tempi composti, l'avverbio si posiziona tra l'ausiliare e il participio, o prima dell'ausiliare, oppure dopo il participio.
Inoltre, possiamo suddividere gli avverbi in diverse categorie, in base alla funzione che svolgono. Così abbiamo:
- Avverbi di modo: bene, male, volentieri, velocemente, forte
- Avverbi di luogo: qui, là, fuori, sotto, sopra, lì, qua
- Avverbi di tempo: prima, poi, ora, subito, sempre, mai, oggi, poco fa, talvolta
- Avverbi di quantità: poco, molto, più, meno, tanto, assai, troppo
- Avverbi di affermazione: sì!, certo!, sicuro!, davvero!, senza dubbio
- Avverbi di negazione: no, non, niente affatto
- Avverbi di dubbio: forse, probabilmente, quasi quasi
- Avverbi interrogativi: dove?, quando?, come?, perché?
- Avverbi esclamativi: dove!, come!, quando!
- Avverbi presentativi: ecco
- Avverbi di giudizio o valutazione: positivamente, negativamente
Infine, così come gli aggettivi qualificativi, anche gli avverbi hanno un grado comparativo e uno superlativo.
- Comparativo di maggioranza → Maria corre più velocemente di me
- Comparativo di minoranza → Maria corre meno velocemente di me
- Comparativo di uguaglianza → Maria corre tanto velocemente quanto me
- Superlativo assoluto → Wow! Corri velocissimamente!
- Superlativo relativo → Corri il più velocemente possibile!
E questo è tutto! Mi dispiace che il post sia venuto così lungo, ma ho cercato di includere il più possibile, anche se non ho approfondito del tutto. Spero che sia tutto chiaro :)
Fatemi sapere nei commenti se c’è qualcosa che non avete capito e sarò molto felice di aiutarvi!
Ci vediamo al prossimo post!
Ciao Ciurma!!!
Simona